Un valido suggerimento è quello di cospargere le fette con qualche goccia di olio d’oliva, avendo cura di non utilizzarne troppo per mantenere comunque attiva la traspirazione della polpa. Inoltre, evitare che vengano a contatto con temperature troppo basse, che potrebbero indurire la polpa naturalmente morbida del salume.
Bisogna sapere che quanto più alto è il tasso di idratazione, tanto più il salame si presenta umido e morbido, ma anche più facilmente deperibile, al punto di richiedere la cottura quando la stagionatura è troppo bassa. Il diverso grado di stagionatura e quindi di disidratazione è un fattore condizionante di estrema importanza per la conservazione dei prodotti, dato che lo sviluppo dei microrganismi e delle muffe dipende soprattutto dalla quantità di acqua in essi contenuta. Un metodo diffusissimo di conservazione del salame affettato è quello dell’incarto con carta paglia, fogli di alluminio e pellicola trasparente.
La procedura più naturale rimane comunque l’avvolgimento delle fette in uno strofinaccio pulito e imbevuto con una soluzione di acqua e aceto, che garantisce morbidezza e conservazione ottimali.