Già dal nome si intuisce tutto: il Guanciale è costituito da un taglio ricavato dalla guancia e da parte del collo del maiale. Insieme al Pecorino, è uno dei prodotti più utilizzati nella cucina romana ma non solo
Il Guanciale e la Pancetta solitamente vengono considerati come due alimenti simili. In realtà, è tutto il contrario. Totalmente diversi, usati in maniera differente anche tra i fornelli. Il Guanciale si ricava dalla guancia e parte del collo di un maiale che abbia almeno 9 mesi. Viene salato e poi ricoperto di pepe o peperoncino e fatto stagionare per almeno un mese: in questo lasso di tempo tenderà a crearsi la crosta dura che lo caratterizza al suo esterno mentre all’interno acquisisce col passare dei giorni un sapore fortemente intenso. La Pancetta invece si ottiene dal tessuto adiposo sottocutaneo dell’addome del maiale. Il Guanciale può essere gustato da solo, ma la sua vera vocazione è quella di arricchire sughi, come quello a base di cipolla, pomodorini e peperoncino, detto all’amatriciana.
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